lunedì 1 luglio 2013

RIINA PARLA...

Riina parla a sorpresa della trattativa
"Sono stati loro a cercare me"


Durante uno spostamento in carcere, il capo di Cosa nostra si rivolge agli agenti della penitenziaria: accusa Provenzano e Ciancimino di avere avuto un ruolo nella sua cattura. E dice che in via d'Amelio c'erano i servizi. Una relazione della polizia è stata inviata alla Procura di Palermo....

"Io non cercavo nessuno, erano loro che cercavano me". E poi: "Mi hanno fatto arrestare Provenzano e Ciancimino, non come dicono i carabinieri". Il boss Totò Riina lancia altri messaggi sibillini, questa volta con un chiaro riferimento alla trattativa Stato-mafia. Qualche settimana fa, mentre stava per essere trasferito dalla sua cella alla saletta delle videoconferenze, ha detto agli agenti penitenziari alcune frasi che suonano come una conferma alle indagini della Procura di Palermo. "Io non cercavo nessuno, erano loro che cercavano me", sembra un riferimento al dialogo segreto che nel giugno del 1992 venne avviato da alcuni ufficiali del Ros con l'ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino. L'altra frase - "Mi hanno fatto arrestare Provenzano e Ciancimino - sembra invece una conferma alle parole di Massimo Ciancimino, che ha descritto gli incontri riservati del padre Vito con l'ex comandante del Ros Mario Mori.

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